"D come Domodossola"...diceva Mike Bongiorno. Una semplice "D" che nasconde un mondo sorprendente: l’antica Oscella - da cui già duemila anni fa passava la strada romana che collegava Milano al Verbano e che si attraversava per valicare le Alpi raggiungendo il passo del Sempione - è infatti un tesoro nascosto, incastonato fra val Bognanco, val Divedro, valle Antigorio-Formazza, valle Isorno e val Vigezzo. Ci troviamo nel territorio turisticamente gestito dal Distretto Laghi, tra le piste da sci di Domobianca a 20 minuti d'auto, il meraviglioso percorso della ferrovia Vigezzina Centovalli, un Sacro Monte patrimonio UNESCO, il parco nazionale della Val Grande, i laghi Maggiore e Orta poco distanti.
Qui, a pochi chilometri dalla Svizzera, si respira la cultura delle popolazioni walser di origine germanica che tra il XII e XIII secolo hanno colonizzato anche alcune località della Val d’Ossola: spirito tenace ma aperto al mondo, simbolo di una montagna che annulla le frontiere e unisce genti e tradizioni. Anche in cucina e nelle dispense se ne percepisce la rusticità e l’originalità: il profumato formaggio Bettelmatt, prodotto solo in 7 alpeggi, la mortadella ossolana, il violino d’agnello e di camoscio, le polente, gli gnocchi walser preparati con farina, uova e latte e conditi con cipolla e pancetta, le crespelle con il Grasso d’Alpe e il prosciutto cotto, i ravioli alla mascarpa della Valle Anzasca. In Val Formazza, il piatto walser per eccellenza è il Prata Hapfla con patate, cipolle e formaggio, a Macugnaga le gustose patate saltate, gli Kroscht. E tra i vini c’è uno stretto parente del Nebbiolo: il Prunent DOC.
Suggestioni e profumi che lo chef Giorgio Bertolucci del ristorante Atelier* di Domodossola ripropone nei suoi menù, pure nel bistrot (hamburger ossolano con Bettelmatt, taglieri di salumi e formaggi locali, zuppa nella pagnotta di segale) e che ha portato anche nelle sue cene per “Eccellenze del Piemonte in vetrina” abbinandovi prodotti del resto del Piemonte e, naturalmente, il Tartufo Bianco d’Alba e i vini del territorio. A Roddi un inedito antipasto di anguilla e scampo, zucca e mandarino servito con un Valli Ossolane Bianco DOC, seguito da un primo piatto di tortello al Bettelmatt liquido, spuma di patate di Beura e Tartufo Bianco d’Alba con un vino Manuloss rosso. Per secondo, il vitello del Pugliani…funghi, verza e nocciola accompagnato da Prunent 2019 Valli Ossolane DOC Nebbiolo Superiore e come dolce: “D” come Domodossola caco, castagna, cioccolato bianco con Passito di Ghemme. A Domodossola, nel suo locale dalla bellissima cucina a vista, Bartolucci ha servito: “sembra un uovo al tegamino”..uovo, patata, Bettelmatt; risotto con cipolla bionda di Cureggio - presidio Slowfood del Novarese – e salsiccia di Bra; fassona in tre consistenze: tartare e nocciola, bourguignonne e topinambour, stracotto e Prunent. Per concludere uno straordinario tiramisù che “incontra il Piemonte” con una golosa base di granella di nocciole.
Il progetto “Eccellenze del Piemonte in vetrina” è promosso dalla Regione Piemonte, inserito nella programmazione della 91a edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba e realizzato da VisitPiemonte - Regional Marketing and Promotion, l’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, le Agenzie Turistiche Locali piemontesi e le Enoteche Regionali.