I borghi più belli d’Italia in Piemonte

Atmosfere raccolte e a misura d’uomo, armonia di profumi, luci e spazi. In Piemonte sono 20 i “Borghi più belli d'Italia”, selezionati in base alla storia, arte, cultura e ambiente e per aver saputo mantenere autenticità e tradizioni.

 

I borghi incantati dei laghi

Orta San Giulio, nel Novarese, affascina con la sua Isola e il Sacro Monte Patrimonio UNESCO, a 400 metri dalla riva del lago, che si raggiunge camminando tra i tetti d’ardesia, l’alto campanile della basilica, giardini e ville antiche. Vogogna si trova nell’Alto Verbano, tra il Lago Maggiore e il Lago d’Orta, nel verde del Parco Nazionale della Val Grande, la zona selvaggia più estesa d’Italia, incastonata nel paesaggio delle Valli Ossolane e creste alpine. Strette vie e case in pietra e balconi in legno trasmettono una quiete magica, con ricche testimonianze medievali, tra le quali il castello Visconteo.

 

I borghi più belli delle Langhe e del Monferrato

Monforte d’Alba, cuore dei Paesaggi Vitivinicoli UNESCO, vanta un centro storico medievale attentamente valorizzato ed è tra i Comuni “Spiga Verde” per la cura ambientale e la qualità della vita. Neive, borgo dagli eleganti palazzotti in cotto e le stradine acciottolate, è un piccolo regno della nocciola nella “terra dei quattro vini”: arroccato su un poggio, si affaccia sui vigneti che producono Barbaresco, Moscato d’Asti, Barbera e Dolcetto d'Alba. Guarene è un delizioso centro del Roero posto sulla naturale balconata affacciata sulla pianura del fiume Tanaro e lo scenario delle rocche di Barbaresco e Neive, le torri di Alba, le colline di Langa e le Alpi: splendidi il centro storico e il castello, fra le più notevoli dimore signorili del settecento piemontese, oggi sede di un hotel di lusso; di rilievo anche il parco d'arte della Fondazione Sandretto sulla collina di San Licerio. E infine Barolo, bellissimo centro dominato dal suo castello (sede del Wi-Mu Museo del Vino) da cui si ammmira l’ampio sistema di colline coltivate ad uve Nebbiolo.

 

L’Astigiano ci porta nei borghi di Cocconato, Mombaldone e Castagnole delle Lanze. Il primo è famoso per la sua Robiola (prodotto PAT del Piemonte) ed è immerso in un paesaggio rigoglioso grazie al particolare microclima, che lo rende una piccola “Riviera del Monferrato”; il secondo è un gioiello medievale ancora cinto dalle mura originarie, dal quale si godono scorci straordinari sul paesaggio a calanchi della Valle Bormida. Castagnole delle Lanze è un museo a cielo aperto immerso tra i vigneti di Barbera e Moscato da dove godere di panorami a 360 gradi sulle colline fino alla catena delle Alpi.

 

In provincia di Alessandria, Volpedo, patria di Pellizza da Volpedo – il grande artista vissuto tra Otto e Novecento – è rinomato per la frutticoltura, in particolare per la coltivazione della pesca (prodotto PAT) ed è tra i Comuni “Spiga Verde”, che si distinguono per lo sviluppo rurale sostenibile. Garbagna è conosciuta per l'artigianato del mobile antico e per la coltivazione della "Bella di Garbagna", la ciliegia presidio Slowfood. Costruito in pietra arenaria, Cella Monte, adagiato sulle colline di Barbera, Grignolino e Freisa nei Paesaggi Vitivinicoli UNESCO, è il borgo degli “Infernot”, piccole cavità scavate di solito accanto alla cantina di famiglia,  utilizzati per custodire le bottiglie più pregiate. Vho è la frazione di Tortona esposta in posizione panoramica su campi coltivati e colline a vigneto che regalano ottime DOC come il Barbera dei Colli Tortonesi.

 

I borghi tra pianura e Alpi

A Garessio, borgo del Cuneese, si sente già il profumo del mare: molteplici le testimonianze storiche e decine i sentieri che solcano le Alpi Marittime, con una stazione sciistica da cui si vede il golfo ligure. Collocate su diversi versanti alle pendici del Monviso, Ostana e Chianale preservano gelosamente lingua, tradizioni e architetture occitane. Numerosi percorsi naturalistici portano in alta quota, mentre a Chianale l’Alevè si cammina nel bosco di cembri secolari più esteso delle Alpi. Poche valli più a nord, Usseaux, in Val Chisone (nel Torinese), è il "Borgo dei murales" e delle meridiane dipinte sui muri delle case. E’ formato da 5 villaggi alpini con opere in muratura del ‘700, in gran parte ristrutturate: dal forno ai lavatoi, dal mulino alle fontane. Ingria, in provincia di Torino, è un piccolo comune della Val Soana collocato nel Parco nazionale del Gran Paradiso: quasi trenta borgate di montagna immerse nei boschi, tra corsi d’acqua e abitazioni con i caratteristici tetti in lòse, le tipiche lastre di pietra. Il Ricetto di Candelo, vicino a Biella, è un caso pressoché unico di conservazione in Piemonte di una struttura medievale fortificata, utilizzata come rifugio e deposito alimentare in caso di attacco. Ancora nel Biellese, Rosazza, detta “il borgo dei misteri”, poco più di cento abitanti, è ormai famosa per gli edifici ottocenteschi caratterizzati da elementi e simboli legati alla massoneria e all’occultismo, opera del suo più illustre e visionario cittadino: Federico Rosazza Pistolet, amico di Giuseppe Mazzini.