Parchi e riserve naturali

Esperienze di immersione totale nella natura

 

2 Parchi Nazionali, Gran Paradiso e Val Grande; 77 tra Parchi e Riserve Naturali regionali, 7 Riserve Speciali a tutela dei Sacri Monti del Piemonte, 4 Riserve UNESCO MAB (Man and the Biosphere), zone speciali di conservazione, siti di importanza comunitaria, Oasi Wwf e zone naturali di salvaguardia. La natura intatta in Piemonte è estesa e a portata di mano ed offre esperienze immersive tra paesaggi straordinari e una grande varietà di flora e fauna. Un mondo da esplorare attraverso l’estesa rete di sentieri e percorsi, nei centri visita e attraverso le numerose iniziative rivolte ai turisti.

 

Nell’Alto Verbano, tra i Parchi dell'Ossola e della Valle di Binn, si trova l’area naturale più settentrionale del Piemonte, incuneata nelle valli dell’Ossola: il Parco Naturale Alpe Veglia e Alpe Devero. Ampi pascoli contornati da lariceti, sottoboschi di rododendri e mirtilli che sfumano nelle praterie d'alta quota: luoghi perfetti per escursioni e arrampicate, alpinismo e camminate, anche su percorsi in prevalenza pianeggianti, come i 3 Sentieri natura o gli anelli del Lago Devero e Lago di Pojala (Alpe Devero), Lago D'Avino e il Lago del Bianco in Alpe Veglia.

 

Nelle Aree protette Alta Valsesia si esplora il parco più elevato d’Europa (4.559 metri) e i più allenati possono salire in compagnia delle guide alpine fino alla Capanna Osservatorio Regina Margherita, il rifugio più alto d’Europa alla Punta Gnifetti, nel massiccio del Rosa. Aperto in estate, ha una fornita biblioteca e servizio wifi. All’interno del Parco, nell’area compresa nel GeoParco Riserva della Biosfera UNESCO, sul Sentiero glaciologico si scoprono le diverse fasi di espansione e ritiro dei ghiacciai del versante sud-orientale del Monte Rosa. Scendendo dalla Valsesia verso la collina, il Parco del Monte Fenera offre un panorama carsico che si apre in una rete sotterranea di grotte e cunicoli.

 

All’interno delle Aree Protette del Ticino e del Lago Maggiore , Il Parco Naturale del Ticino costituisce l’area protetta fluviale più grande d’Europa, patrimonio mondiale nel circuito MAB-UNESCO con la sua varietà di ambienti, ricchi di biodiversità; a nord si estende la zona umida del Lago Maggiore, con antiche torbiere e canneti dove nidificano specie acquatico-palustri. Nel Biellese, il Parco della Burcina “Felice Piacenza” è un giardino storico di straordinaria ricchezza botanica dalle meravigliose fioriture, in particolare dei rododendri.

 

Le Aree protette delle Alpi Cozie, nel Torinese, comprendono un parco d'acqua, quello dei Laghi di Avigliana con la zona umida dei Mareschi, e tre parchi naturali di montagna: Val Troncea, Orsiera Rocciavré e Gran Bosco di Salbertrand, che tutelano ambienti tipicamente alpini e segni storici come strade militari, luoghi famosi per antiche battaglie, prodotti tipici, miniere e ghiacciaie: la fitta rete escursionistica e le tante strutture d’accoglienza favoriscono il turismo naturalistico e di scoperta delle culture tradizionali.

 

Nel Cuneese, il vasto territorio naturale protetto si estende tra il Parco del Monviso e le Alpi Marittime.

Il primo tutela il massiccio “Re di pietra”, Riserva UNESCO della Biosfera transfontaliera e il Bosco dell’Alevé, la più estesa e antica formazione di pino cembro della cerchia alpina, presente in Valle Varaita. La seconda, a meno di 50 chilometri dalla Costa Azzurra, comprende 24 vette che superano i 3000 metri di quota, con spettacolari circhi glaciali, oltre 80 laghi in quota di un blu irreale e un’eccezionale varietà di animali e specie floristiche. Oltre 400 i chilometri di itinerari segnalati, 10 i rifugi alpini e 7 i bivacchi.

 

L’area delle aree protette dell’Appennino piemontese si colloca nella parte sud-orientale della regione, al confine con la Liguria, dall’ovadese alla Val Borbera ed è composta dal Parco naturale delle Capanne di Marcarolo con l’Ecomuseo di Cascina Moglioni, la Riserva naturale del Neirone, un Sito di Importanza Regionale, cinque Siti di Importanza Comunitaria e due Zone di Protezione Speciale della Rete Natura 2000. Tra le particolarità naturalistiche, le praterie ricche di orchidee rare e le caratteristiche geologiche e mineralogiche.

 

Natura, paesaggi fluviali, corridoi per la migrazione dell'avifauna e testimonianze storiche hanno legato nei secoli l'uomo al fiume: le Aree protette del Po piemontese comprendonp 8 zone: il Parco naturale del Po piemontese, il Parco naturale del Bosco della Partecipanza e delle Grange vercellesi, il Parco naturale della Collina di Superga, la Riserva naturale di Castelnuovo Scrivia, la Riserva naturale del Torrente Orba, la Riserva naturale del Bosco del Vaj, la Riserva naturale del Mulino Vecchio, la Riserva naturale dell'Isolotto del Ritano: uno scenario unico che circonda e compenetra l’area urbana di Torino.

 

A ovest di Asti un territorio di 930 ettari racchiuso nel Parco Peleontologico Astigiano racconta storie di milioni di anni fa, quando nel Pliocene queste colline erano sommerse da un mare tropicale. I narratori sono i fossili, le conchiglie, i resti di vertebrati marini e terrestri, che emergono lungo le pareti delle incisioni vallive (Riserva naturale della Valle Andona, Valle Botto e Valle Grande). Ma non solo: tra le curiosità, un faggio che ha 200 anni (Parco naturale di Rocchetta Tanaro) e le orchidee selvatiche (Riserva naturale della Val Sarmassa).

 

Da vedere assolutamente, anche le Aree protette del Parchi Reali a nord di Torino, con la natura dell'alta pianura, tra le brughiere e le valli solcate dalla Stura di Lanzo. Luoghi di grande alla valenza storico-architettonica, fortemente legati alle Residenze Reali del Piemonte: dal Parco Naturale La Mandria a quello di Stupinigi, dalla Riserva Naturale del Ponte del Diavolo a quella delle Vaude e del Monte Lera, fino all’Area contigua Stura di Lanzo.

 

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