Bellezza e orgoglio delle Valli Occitane

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In un percorso ideale che partendo da Saluzzo sale in Valle Po e si spinge fino alla Val Vermenagna, i molti i punti di interesse, con un sistema di piccola accoglienza diffusa, alimentato un turismo slow per visitatori alla ricerca di autenticità e paesaggi incontaminati.

La cittadina di Saluzzo, raccolta intorno ad un centro storico medievale ben conservato, con le vie acciottolate, la Castiglia, la Salita al Castello, le chiese ricche di testimonianze artistiche e i palazzi nobiliari, è la porta ideale per pianificare una visita alle sue vallate. Senza dimenticare che qui, ogni anno – in maggio e settembre -, si svolgono le rinomate Mostre dell’Antiquariato e dell’Arredamento.

Si parte con Ostana, piccolo comune inserito nei Borghi più belli d’Italia, premiato nel 2017 con il Cresco Award per la sostenibilità: il borgo si trova al centro del percorso escursionistico Orizzonte Monviso, un anello di oltre 50 km di lunghezza che comprende tutti i comuni dell’Alta Valle Po affrontabili a piedi o in mountain-bike. Ci troviamo ai piedi del Monviso, il “Re di Pietra”, patrimonio dell'UNESCO come riserva della biosfera transfrontaliera: i suoi maestosi 3.841metri di altitudine vennero ufficialmente raggiunti nel 1863dalla prima spedizione italiana del primo ministro biellese Quintino Sella. E solo per un soffio non fu preceduto dalla prima donna giunta su quella vetta: Alessandra Boarelli, di Verzuolo, alla quale è dedicato il bivacco nei pressi dei laghi delle Forciolline. Da non perdere, a quota 2.800 metri,“Il Buco del Viso”, la più antica galleria delle Alpi realizzata dal marchese Ludovico II alla fine del ‘400.

Sampeyre (San Pietro, da “Peire” in occitano), nell’adiacente Val Varaita, è un borgo celebre per l’artigianato dei mobili rustici e del legno scolpito, molto noto per la Baìounevento di grande richiamo che è celebrato ogni cinque anni, durante il carnevale, per ricordare la cacciata dei Saraceni avvenuta verso l’anno mille. Più a valle, Venasca ospita la Fabbrica dei Suoni, il primo parco tematico italiano dedicato al suono e sulla musica; proseguendo, a Piasco si trova il Museo dell’Arpa con le arpe storiche raccolte da Victor Salvi, affermato arpista esibitosi sotto la direzione del maestro Arturo Toscanini.

Nella Valle Maira, famosa per i fenomeni geologici dei “Ciciu”- colonne rocciose di erosione che possono raggiungere i 10 metri di altezza e i 7 di diametro – è certo curiosa la storia della piccola comunità di Elva caratterizzata un tempo dall’attività dei "caviè", coloro che raccoglievano e facevano commercio dei capelli delle donne di campagna, trasformati in richiestissime parrucche alle corti francesi e inglesi. In Valle Grana vale la visita l’area di Coumboscuro, centro di una comunità occitana celebre per le feste tradizionali; a Castelmagno, paese che dà il nome ad uno dei più noti e pregiati formaggi stagionati Dop, da visitare il santuario alpino di San Magno, posto tappa della Grande Traversata delle Alpi. Nel centro storico medievale del capoluogo Caraglio va vista la chiesa di San Giovanni, di impianto gotico, rimaneggiata in epoca barocca, il Convento dei Cappuccini ed il Filatoio Rosso, costruito tra il 1676 e il 1678 dal noto imprenditore della seta Galleani. Oggi nel sito si trova il Museo del Setificio Piemontese con un’ area espositiva dedicata a mostre di arte moderna e contemporanea.

In alta Valle Stura la strada culmina a 1.996 mt.sul Colle della Maddalena che collega il cuneese alla val d’Ubaye e a Barcellonette: qui, vicino alla sommità si trova la stele in onore di Fausto Coppi, che sulla salita del colle diede inizio alla famosa fuga che vide trionfante nella tappa Cuneo-Pinerolo nel Giro d’Italia del '49. Compresa in parte nel Parco Alpi Marittime, la valle è ricca di proposte per gli sport sia estivi che invernali, dall’arrampicata al bike e fino allo sci nordico (del resto, queste sono le montagne natie della campionessa Stefania Belmondo) e di discesa; da segnalare a Vinadio l’imponente Forte Albertino e le terme sulfuree di Bagni, a circa 1300 m di quota ed aperte tutto l’anno; nella frazione Pontebernardo di Pietraporzio, l’Ecomuseo della Pastorizia.

Ultima di questa rassegna, ma altrettanto importante, la Val Vermenagna: qui il “Treno delle Meraviglie” della linea Cuneo-Ventimiglia si inerpica tra i panorami scoscesi della Valle Roya. Poco distante, le stazioni sciistiche della Riserva Bianca (Limone e Limonetto) dispiegano i loro oltre 80 km di piste da discesa, mentre in estate offrono moltissime proposte di sport all’aria aperta lungo il crinale di frontiera tra Francia ed Italia. Questo territorio è una dellepiù importanti tappe della "Via del sale", percorso di escursioni, trekking e MTB dalle Alpi al mare, che permette di esplorare aree incontaminate. Nel paese di Vernante una sosta è d’obbligo per i murales dedicati a Pinocchio, realizzati secondo gli schizzi originali di Attilio Mussino, primo illustratore del libro di Collodi, che trascorse in paese gli ultimi anni della sua vita.

Una nota finale è indispensabile per la caratteristica offerta gastronomica di queste valli, da provare nelle tante trattorie a conduzione familiare che, in alcuni giorni della settimana, preparano menù occitani completi: lo comaut (crema di zucca), i macarons e trifolas (maccheroni e patate con funghi), il croiset (pasta, porri e panna), losfesqueiròls (pasta condita con cipolla e pancetta, piselli e formaggio), l’agnello sambucano, la selvaggina, lospanets (calzoni di mele), la torta dei Tetti di Dronero.