5 #PiemonteStories: Il Monferrato Alessandrino

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Dalla Valle Bormida all'Appennino Ligure, il Monferrato Alessandrino è un alternarsi di vigneti e borghi medievali, colline e caratteristici calanchi, come nel Tortonese. Questa terra di castelli (quasi cento, tra antichi manieri, residenze fortificate e roccaforti come l'imponente Forte di Gavi) la si scopre gradualmente, a piedi o lungo la rete di ciclovie che attraversano la pianura su per i declivi, ricordando le leggendarie imprese dei Campionissimi del pedale (a cominciare dall'indimenticabile Fausto Coppi). E l'attività sportiva si allea con l'enogastronomia lungo itinerari quali la Strada del Vino dell'Alto Monferrato, che si snoda toccando Ovada (zona di Dolcetto e Barbera DOC), Novi Ligure e Gavi (terre del Cortese di Gavi DOCG), Acqui Terme (dal Dolcetto DOC e Brachetto DOCG) e tanti altri piccoli centri. Tra aziende vitivinicole e cascine, una vera curiosità del Basso Monferrato sono invece gli "infernot", piccoli spazi scavati nella caratteristica pietra da cantoni locale in molti Comuni di quest'area. Per conoscere storia e tradizioni di questi ipogei sotterranei, usati per l'invecchiamento del vino, basta visitare l'Ecomuseo di Cellamonte e magari poi degustare una buona bottiglia con i proprietari di una di queste cantine (dal 2014 incluse nel Patrimonio Mondiale dell'Umanità UNESCO). Aperte al pubblico, se ne trovano molte tra Camagna, Frassinello, Olivola, Rosignano e Sala Monferrato, fino a Vignale. Qui, su uno dei colli più elevati del Monferrato, ogni anno, in estate, il Vignale Monferrato Festival trasforma l'antico borgo medievale in palcoscenico internazionale della danza. Nel centro, il settecentesco Palazzo Callori, sede dell'Enoteca Regionale del Monferrato e dell'omonimo ristorante, è la sede migliore per gustare le tante specialità locali dolci e salate, appetitoso complemento a vini importanti o grappe profumate e aromatiche, tutti custoditi nelle storiche cantine in tufo dell'edificio. Ma il Monferrato Alessandrino è anche zona di "cerca" per gli estimatori del tartufo Bianco, l' "oro bianco" che puntualmente ogni anno, tra ottobre e novembre,  diffonde il suo intenso aroma nelle vie di borghi e città, in occasione delle numerose fiere regionali e nazionali: da Cella Monte (in Valle Ghenza) alla Val Curone, da Bergamasco a Murisengo ed Acqui Terme, fino alla Fiera di San Baudolino, dedicata al patrono di Alessandria.