Scorci romanici nel Verbano-Cusio-Ossola

Sul Lago Maggiore e il Lago di Mergozzo segni del Romanico sono evidenti tra piano e valle. Nel borgo medievale di Mergozzo si trova l’Oratorio di Santa Marta (principio del IX-X secolo) e nella vicina frazione Bracchio, le chiese di Santa Maria e dell’Assunta. Di granito bianco, proveniente dalla vicina cava del Montorfano, è la chiesa di San Giovanni Battista.   Citato per la prima volta in una pergamena dell’885, l’attuale complesso risale al XI secolo ed è tra i più pregevoli e meglio conservati della Val d’Ossola. Sul Maggiore, nel Verbanese si visitano la chiesa di San Remigio sul promontorio nel verde della Castagnola di Pallanza e la chiesa di San Pietro a Trobaso. A Gravellona Toce, la chiesa di San Maurizio ha conservato l’originale forma a blocchi di pietra locale risalente al 1000. Su uno sperone roccioso affacciato sul lago, il borgo superiore di Carmine, incuneato tra Cannero e Cannobio,  è il nucleo medievale meglio conservato del Verbano. Raggiungibile solo a piedi, è raccolto attorno alla chiesa di San Gottardo (XIV secolo) con un aggraziato campanile tardo-romanico. E salendo a Villadossola, all’imbocco della Valle Antrona, sulle rive del torrente si scorge la chiesa di San Bartolomeo (X – XI secolo).