Antichissimo rito del mondo contadino, il Polentonissimo consiste nella cottura, su un palco allestito nella centrale Piazza Castello di Monastero Bormida, di una gigantesca polenta di circa 10 q.li, che viene poi servita, nel pomeriggio, con salsiccia e frittata di cipolle. La festa comprende rassegna degli antichi mestieri, sbandieratori, sfilata storica, gruppi musicali, rassegna dei prodotti tipici della Langa Astigiana, fiera commerciale, estemporanea di pittura, raduno dei Madonnari e numerose altre attrazioni.
Storia e curiosità
È il retaggio di una antichissima festa di metà Quaresima, allestita per esorcizzare la presenza di estranei, i "magnin" che, sporchi di nerofumo, giravano per le vallate a stagnare pentole e padelle. A inizio novecento la storia venne "nobilitata" creando la leggenda del Marchese del Carretto che, nel 1573, avrebbe sfamato un gruppo di calderai rimasti bloccati da una copiosa nevicata, donando loro farina, uova e cipolle. I calderai, riconoscenti, avrebbero poi donato al Marchese il grande paiolo di rame in cui tuttora viene cotto il Polentonissimo. Una simile si trova anche nei limitrofi paesi di Ponti, Cassinasco, Bubbio, Roccaverano e, in origine, Sessame, dove circa un secolo fa è la polenta è stata sostituita dal risotto. Nel 2024 si raggiungerà la 447^ edizione della sagra.
Agricoltura, territorio e peculiarità locali
La polenta della Sagra del Polentonissimo è prodotta preferibilmente con il mais "8 file", una antica varietà molto adatta per questo piatto. Alcuni agricoltori locali hanno recentemente ripreso una piccola produzione di tale cereale, per ora a livello sperimentale. Il mais 8 file è spesso integrato con farina di mais più commerciale, per garantire la disponibilità del prodotto.
Collaborano all’evento il Consorzio Robiola e le diverse associazioni dei prodotti tipici locali quali Roccaverano DOP, miele, confetture, salumi, farine, dolci, vini DOC e DOCG, che offrono sempre una golosa panoramica delle potenzialità enogastronomiche della Valle Bormida e dei territori limitrofi.
Cosa assaporare
La polenta è generalmente prodotta con quattro varietà tradizionali di mais quali: l'8 file, la Pignolet, il Marano, la Quarantina. Tutte e quattro le varietà di mais necessitano di cure maniacali nel mantenere la purezza della tipicità che si ottiene con la selezione annuale delle migliori pannocchie, che vengono accantonate per essere utilizzate come seme per la successiva annata.
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