Descrizione dell’evento
Pranzo domenicale con portate a base di cavolo di San Giovanni, ideato da una piccola comunità slow food nata nel 2022 e organizzato nel mese di novembre. Una piccola “chicca” che testimonia la grande cultura e attenzione per la qualità agroalimentare insita in chi abita in Piemonte, destinata nel tempo a crescere e far parlare di sé.
Storia e curiosità
L’evento si è svolto per la prima volta nel 2011, arrivando nel 2024 alla sua 12^ edizione.
Questo evento si svolge nella cittadina di Casal Cermelli definito “il paese dei cavoli”, secondo una definizione che pare arrivare direttamente da Vittorio Emanuele II in persona, che amava cacciare in queste terre. Sta di fatto che la coltivazione dei cavoli, in queste fertili terre bagnate dal torrente Orba, risale probabilmente al XVI secolo, per opera dei Domenicani del Convento di Santa Croce di Bosco Marengo. Questi straordinari cavoli erano di fatto spariti, fino al 2022, quando il Comune e la Condotta di Slow Food di Alessandria si sono alleati in un progetto di valorizzazione del Cavolo di San Giovanni, un lavoro di recupero di una semenza ormai dimentica, di una coltivazione fatta con tecniche antiche e di un gusto che era un ricordo solo dei più anziani del paese quindi di un patrimonio storico, sociale ed economico di cui la comunità di Casal Cermelli si riappropria.
Agricoltura, territorio e peculiarità locali
Il cavolo viene coltivato da molti agricoltori che lavorano queste fertili terre alluvionali bagnate dal torrente Orba, nel territorio di Casal Cermelli, dopo essere di fatto spariti per oltre 30 anni.
Si tratta quindi di un importante recupero di un prodotto orticolo da tempo dimenticato, in una varietà per l'orto estivo/autunnale molto precoce, ricco di vitamine e sali minerali, con proprietà antireumatiche, depurative e diuretiche.
Cosa assaporare
Il cavolo di S. Giovanni, ortaggio tenero di colore verde brillante, sapore dolce e adatto a essere consumato sia cotto che crudo. Ha foglie di colore verde cupo raccolte in una piccola e caratteristica sfera di grande qualità, perché molto soffice e delicata. La tradizione vuole che il 20 maggio sia indicato come giorno ideale per la preparazione delle piantine in vivaio, che vengono poi trapiantate su terreni già coltivati a grano subito dopo il 24 giugno, festa appunto di San Giovanni. I cavoli, infine si raccolgono a novembre. Buonissimi e profumatissimi.