L’evento rappresenta la più importante manifestazione per la Città di Borgo San Dalmazzo e vede protagonista la lumaca "Helix Pomatia Alpina", studiata, allevata, commercializzata, cucinata e assaporata in un contesto ambientale e temporale ove il ripetersi dell'antica tradizione suggestiona fortemente il visitatore. La Fiera è uno strumento efficace di promozione del prodotto "lumaca", unitamente a quelli, pure alimentari, tipicamente locali quali, funghi, formaggi, marmellate, castagne, ecc., idoneo ad assicurare significativi flussi, in termini agricolo/commerciali di attenzione al prodotto stesso, foriero quindi di sviluppo economico e ancora ricco di potenzialità.
Storia e curiosità
La prima edizione della Fiera Fredda della Lumaca risale al 1569 creata in onore del Santo Patrono di Borgo San Dalmazzo. I due sindaci, ottenuta la concessione da Emanuele Filiberto fissarono la data dell’evento il 5 dicembre e la sua durata a tre giorni. I valligiani convenuti a Borgo per la Fiera erano soliti recarsi nelle osterie locali per gustare i piatti divenuti classici di questa manifestazione: il minestrone di trippe, le lumache cucinate in varie maniere e il cotechino con i crauti. Nel 2024 avverrà la 457^ edizione richiamando decine di migliaia di persone provenienti prevalentemente dal territorio piemontese, ligure e francese.
Agricoltura, territorio e peculiarità locali
In fiera si gusta una lumaca vera espressione dell’agricoltura e del territorio locale, perché il particolare sapore delle sue carni deriva direttamente dalle erbe aromatiche presenti nelle cenosi erbacee dei boschi e dei pascoli montani che costituiscono l’ambiente naturale di sviluppo.
Helix pomatia alpina rappresenta per i valligiani un’opportunità di lavoro stagionale e di un modesto reddito integrativo chiamato “la tredicesima mensilità del montanaro“. Si alleva in piccole superfici recintate la cui produzione, di solito pari a qualche decina di chili di animali, viene venduta “opercolata” alla Fiera Fredda di Borgo S. Dalmazzo, in occasione del Mercato Nazionale della Lumaca del 5 dicembre di ogni anno. Le unità di allevamento, tutte a conduzione familiare, sono impostate sul più rigoroso rispetto degli ecosistemi naturali e sull’utilizzo di tecniche produttive di tipo biologico. Collaborano all’evento le Associazioni di valorizzazione delle produzioni tipiche
Cosa assaporare
La chiocciola alpina è un particolare elicide che vive esclusivamente sui massicci calcarei del versante meridionale delle Alpi Marittime e in particolare nelle valli che gravitano attorno a Borgo S. Dalmazzo. Gli ambienti di sviluppo sono i boschi di castagno e faggio e le praterie alpine fino a 1.800-2.000 m. Di grossa e media pezzatura (mm 30-40 e più di diametro) è pregiatissima per la tenerezza della carne bianca ed è quindi particolarmente indicata nelle diete bilanciate per il medio tenore proteico e per il basso contenuto in trigliceridi e colesterolo. Alla salute!
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