Mostra mercato nell’ambito dei settori dell’agricoltura e dell’enogastronomia, con esposizione di tanti prodotti tipici locali e l’immancabile vino piemontese, ma arricchita anche di stand dedicati all’abbigliamento, all’oggettistica e ai gioielli. Per l'occasione viene organizzato un grande pranzo con prodotti tipici e tartufo nero. Tra le attrazioni più gradite c’è la ricerca simulata del tartufo.
Storia e curiosità
Partita con pochi mezzi e con il solo scopo di far conoscere e apprezzare il tartufo nero, prodotto tipico del posto e tra i più preziosi di questa terra, è una festa cresciuta nel tempo e ogni anno attira un numero sempre maggiore di estimatori che apprezzano e amano questo gioiello inserito in nuove e sempre più interessanti specialità all’interno delle quali il protagonista è proprio il Tartufo Nero di Scagnello, grazie alle sue riconosciute qualità organolettiche. Nel 2024 si tiene l’edizione numero 21.
Agricoltura, territorio e peculiarità locali
Valorizzare un prodotto così particolare ha permesso al Comune di farsi conoscere a livello regionale, contribuendo alla crescita dei flussi turistici e di conseguenza dell’economia locale. Collaborano all’evento le botteghe locali e le Associazioni di Valorizzazione delle Produzioni Tipiche.
Cosa assaporare
Il Melanosporum dalla forma globosa con il peridio (l’esterno) bruno-nero non troppo spesso.
La gleba, ovvero l’interno, è grigio bruno o nero rossastra con venature chiare, sottili e molto ramificate. Al tatto è sodo e consistente, mentre i profumi che lo contraddistinguono sono decisamente intensi e si colgono in modo netto i sentori di funghi, di sottobosco, di terra bagnata e di fieno. Questo tartufo nero ha la prerogativa di sprigionare i migliori sentori quando è cucinato, quindi aggiunge raffinatezza alle carni, soprattutto alla selvaggina, ai sughi e agli intingo.
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