Il Cammino del Cielo. La Via Francigena in Piemonte
Millenaria “porta di entrata” per viandanti, pellegrini e mercanti in transito dalle Alpi alla Pianura Padana, il Piemonte è solcato da lunghi tratti della Via Francigena, percorsa nel 990 dall’arcivescovo Sigerico al suo rientro a Canterbury da Roma. L’antica via maestra oggi conserva inalterato il fascino di un’avventura d’altri tempi.
A piedi, in automobile, in mountain bike, in moto, e in alcune parti anche a cavallo, la Via Francigena si può percorrere lungo 4 arterie principali: la Via Francigena della Valle di Susa, che dal passo del Monginevro e del Moncenisio scende alle porte di Torino; la Via Francigena Morenico–Canavesana, che s’irradia nella conca attorno ad Ivrea; il segmento Torino–Vercelli, tra la nobile capitale barocca e la piana coltivata a riso; infine, il tratto che dal Monferrato Astigiano e Alessandrino si protende fino alla Liguria e al mare.
Dichiarata nel 2004 Grande itinerario Culturale Europeo dal Consiglio d'Europa, la Via Francigena in Piemonte conta 650 chilometri e attraversa 4 parchi naturali, collegando 107 Comuni di cinque province: Torino, Vercelli, Biella, Asti e Alessandria. Che si tratti di una semplice passeggiata, un’escursione in famiglia, un tour a due ruote o un trekking più impegnativo, è la perfetta armonia tra arte, architettura e ambiente naturale a conquistare lo spirito. E a sorprendere ci pensano testimonianze preziose che spaziano dal Romanico (in particolare, tra Torinese, Astigiano e Vercellese) al Barocco, con esempi come il Sacro Monte di Crea, nell'Alessandrino, o il Castello di Rivoli, Residenza Reale Sabauda proiettata nel futuro con il Museo d’arte contemporanea che ospita nei suoi saloni dal 1984.
Dall’itinerario storico si è sviluppato nel tempo un fitto reticolo di percorsi che vale la pena di scoprire, in un ventaglio di paesaggi modellati da colli e pievi medievali, vie d’acqua e fortezze. Il Sentiero dei Franchi, ad esempio, secondo la leggenda calcato da Carlo Magno per accerchiare le forze longobarde asserragliate ai piedi della Sacra di San Michele della Chiusa. In circa 60 chilometri, I’ itinerario ecoturistico unisce la monumentale Sacra di San Michele alla cittadina di Oulx passando tra antiche borgate e architetture sacre, e addentrandosi nella ricca biodiversità del Parco Naturale del Gran Bosco di Salbertrand e del Parco Orsiera Rocciavrè. Tra le più suggestive varianti c’è anche la Via Romea Canavesana, che da Ivrea sale all’Anfiteatro Morenico, con vista spettacolare sul Lago di Viverone e sul gruppo dei 5 laghi, per sfociare nella pianura di Livorno Ferraris e Vercelli, dove la Via Francigena si congiunge con il ramo proveniente dal Nord Europa, tra grange, garzaie e il quieto “mare a quadretti” delle risaie.
Oggi la Via Francigena e la Sacra di San Michele, monumento simbolo del Piemonte, sono candidate ad entrare nel Patrimonio UNESCO come sito seriale transregionale. In particolare la Sacra è parte integrante del “Paesaggio culturale degli insediamenti benedettini dell’Italia Medievale”.